Avevo bisogno di un dolore forte per partorire me stessa.
Avevo bisogno di provare paura per scoprire chi sono.
Avevo bisogno di una sofferenza che mi facesse insorgere.
Avevo bisogno di un male più forte dell’anestesia.
Avevo bisogno di sentirmi spacciata per gridare aiuto.
Avevo bisogno di essere impotente per lasciare andare.
Avevo bisogno di morire per scoprire di saper dettare le regole.
Avevo bisogno di cambiare tutto per non tornare a morire.
Avevo bisogno di scrivere per guarire il mio cuore.
Avevo bisogno di un amore indifferente per smettere di fare.
Avevo bisogno che il mio amore scomparisse dietro ciò che era successo.
Avevo bisogno che l’amore non finisse.
Avevo bisogno che l’amore si rifugiasse dove si sente al sicuro.
Avevo bisogno di trovare casa in me,
anche se l’ho sempre voluta in un uomo.
Amo il mio essere ingenua,
mi fingo stolta perché l’alternativa è peggio.
Amo l’instabilità, l’avventura e il brivido.
Non sono una strega, sono una zingara.
La prima è saggia, la seconda viaggia per diventarlo.
Mariapiera Miele