La mia vita è una lista di libri che ho letto. Ogni giorno mi sveglio e ho a disposizione le stesse ventiquattro ore di tutti, ma a me non bastano, come a tutti. Eppure sono diversa, dovete credermi. Le vite di ognuno sono piene di
errori, come la mia, ma la mia è diversa. La mia vita è uno spazio bucato. Mi spiego meglio. Nelle vite degli altri lo spazio degli errori a un certo punto si riempie. Il mio è sempre vuoto, perché è bucato appunto. Io posso sbagliare
senza imparare nulla, perché quando mi volto non c'è più traccia degli errori passati. La mia amica Gianna dice che è il contenitore della memoria a essere bucato, ma non è cosi.
La mia memoria funziona benissimo. Lo so per certo perché non imparo dai miei errori ma l'ottima memoria che ho mi permette di soffrirne per anni. Ho rimediato all'assenza di traccia degli sbagli leggendo un libro per ogni errore e riservandogli una dedica. Per questo la mia
vita è una lista di libri che ho letto. Riguardo la storia delle ventiquattro ore che non ci bastano vi dico "meglio". Avere più ore vuol dire avere più tempo per sbagliare. Il vostro spazio si riempirebbe all'orlo e io dovrei vivere in una
biblioteca gigante. “Cosa? Ho sentito bene?" Ma certo che ho sentito bene, ho sentito benissimo. Tra l'altro questa domanda me l'aspettavo.
"Qual è stato il tuo ultimo errore?" È una questione privata, quindi non ditelo in giro.
L'ultimo errore si divide in due parti. Nella prima mi è successo qualcosa che richiedeva fiducia in me stessa e coraggio di fare un salto. Ma non l'ho fatto. Nella seconda, dopo che tutto il mio mondo è crollato, ho trovato il coraggio di fare quel salto per essere libera. Adesso sono
libera, affaticata e dolorante certo, ma quando mi volto indietro e non vedo l'ultimo errore sono fiera che non ci sia, non perché lo spazio è bucato, ma perché non l'ho commesso. Sono libera. Di errori ne farò ancora, ma adesso
in casa ho abbastanza spazio per tanti libri.
Mariapiera Miele